Un indovino ci disse – Tiziano Terzani dalle 17:30
Un pomeriggio dedicato alla figura del grande Tiziano Terzani, giornalista e scrittore fiorentino scomparso nel 2004. Ad organizzare l’evento la Libreria Mondadori di Siena e l’associazione culturale Corte dei Miracoli.
Saranno proiettati frammenti di filmati alternati a letture delle più
importanti opere di Terzani, il tutto moderato e condotto dal fotografo Max De Martino.
Parte degli incassi della serata saranno devoluti ad Emergency che ha
intitolato proprio a Terzani un ospedale a Lashkar-Gah in Afghanistan,
altri fondi serviranno invece per la realizzazione del film "Un indovino
ci disse", tratto dal libro omonimo del grande scrittore.
Il film
sarà interamente girato nelle locations originali, tra Vietnam, Laos,
Cambogia, Birmania, Thailandia. Unica ricostruzione Turtle House, la
vecchia casa dei Terzani a Bangkok, che oggi è diventato un ristorante.
Per le scene ambientate nel 1975 durante la liberazione di Saigon, verrà
utilizzato invece materiale di repertorio con inserti digitali degli
attori. Le riprese verranno effettuate con una cinepresa digitale ad
alta definizione. Oltre alla qualità, questa macchina mette
immediatamente a disposizione di regista e montatore il materiale
girato, con grande risparmio sui costi di trasporto, sviluppo e stampa
della pellicola.
La
troupe (esclusi i capi reparto italiani) sarà vietnamita. Le riprese in
Asia dureranno 9 settimane, mentre montaggio e la post produzione
saranno fatti in Italia. L’obiettivo è quello di avere il film pronto
per luglio 2014, in occasione del decennale della morte di Terzani.
Tiziano Terzani,
fiorentino, corrispondente di guerra, è stato uno dei giornalisti più
noti a livello internazionale e uno degli autori di libri di maggior
successo in Italia, con più di 2.500.000 copie finora vendute. Profondo
conoscitore dell'Asia, ha scritto per il settimanale tedesco Der Spiegel
e ha collaborato con il Corriere della Sera, l' Espresso e la
Repubblica. La sua produzione letteraria comincia nel 1973 con Pelle di Leopardo, dedicato alla guerra in Vietnam; segue Giai Phong! La liberazione di Saigon (1976), tradotto in varie lingue e selezionato in America come Book of the Month. Holocaust in Kambodscha (1981), è la testimonianza degli eccidi dei khmer rossi; mentre La Porta Proibita
(1985), pubblicato in Italia, Stati Uniti e Gran Bretagna, è uno
sguardo critico sulla nuova Cina che gli varrà l’espulsione dal Paese. Buonanotte, Signor Lenin (1992), vincitore del Thomas Cook Award, è la cronaca in diretta del crollo dell’URSS. Un Indovino mi disse
(1995), è l’opera che ha reso famoso Terzani. Tradotto in 22 lingue, è
tuttora il suo maggior successo internazionale. Nel 1998 esce In Asia, in cui Terzani descrive le trasformazioni storiche, culturali ed economiche del continente. Nel 2002, con Lettere contro la Guerra, Terzani inizia il suo lungo e sofferto pellegrinaggio di pace tra Oriente e Occidente. Nel 2004 viene pubblicato Un altro giro di giostra,
cronaca della malattia di cui morirà quello stesso anno, Un libro che
ha venduto più di 500.000 copie. Due mesi prima di morire, Terzani
rilascia a Mario Zanot la sua ultima intervista, che diventerà il film Anam, il senzanome,
il suo testamento spirituale. Un altro record editoriale (80.000 copie
DVD vendute) e che viene tuttora proiettato nelle scuole, negli ospedali
e nelle associazioni culturali di tutta Italia. Nel marzo 2005 è uscito
postumo il libro La fine è il mio inizio scritto a quattro
mani con il figlio Folco, un lungo e appassionato dialogo in cui i due
ripercorrono gli avvenimenti più significativi dello scorso secolo.
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