03.04.2013

Tiziano Terzani

Giovedì 4 aprile
Un indovino ci disse – Tiziano Terzani
dalle 17:30
Un pomeriggio dedicato alla figura del grande Tiziano Terzani, giornalista e scrittore fiorentino scomparso nel 2004. Ad organizzare l’evento la Libreria Mondadori di Siena e l’associazione culturale Corte dei Miracoli. Saranno proiettati frammenti di filmati alternati a letture delle più importanti opere di Terzani, il tutto moderato e condotto dal fotografo Max De Martino. Parte degli incassi della serata saranno devoluti ad Emergency che ha intitolato proprio a Terzani un ospedale a Lashkar-Gah in Afghanistan, altri fondi serviranno invece per la realizzazione del film "Un indovino ci disse", tratto dal libro omonimo del grande scrittore.
Il film sarà interamente girato nelle locations originali, tra Vietnam, Laos, Cambogia, Birmania, Thailandia. Unica ricostruzione Turtle House, la vecchia casa dei Terzani a Bangkok, che oggi è diventato un ristorante. Per le scene ambientate nel 1975 durante la liberazione di Saigon, verrà utilizzato invece materiale di repertorio con inserti digitali degli attori. Le riprese verranno effettuate con una cinepresa digitale ad alta definizione. Oltre alla qualità, questa macchina mette immediatamente a disposizione di regista e montatore il materiale girato, con grande risparmio sui costi di trasporto, sviluppo e stampa della pellicola.
La troupe (esclusi i capi reparto italiani) sarà vietnamita. Le riprese in Asia dureranno 9 settimane, mentre montaggio e la post produzione saranno fatti in Italia. L’obiettivo è quello di avere il film pronto per luglio 2014, in occasione del decennale della morte di Terzani.
Tiziano Terzani, fiorentino, corrispondente di guerra, è stato uno dei giornalisti più noti a livello internazionale e uno degli autori di libri di maggior successo in Italia, con più di 2.500.000 copie finora vendute. Profondo conoscitore dell'Asia, ha scritto per il settimanale tedesco Der Spiegel e ha collaborato con il Corriere della Sera, l' Espresso e la Repubblica. La sua produzione letteraria comincia nel 1973 con Pelle di Leopardo, dedicato alla guerra in Vietnam; segue Giai Phong! La liberazione di Saigon (1976), tradotto in varie lingue e selezionato in America come Book of the Month. Holocaust in Kambodscha (1981), è la testimonianza degli eccidi dei khmer rossi; mentre La Porta Proibita (1985), pubblicato in Italia, Stati Uniti e Gran Bretagna, è uno sguardo critico sulla nuova Cina che gli varrà l’espulsione dal Paese. Buonanotte, Signor Lenin (1992), vincitore del Thomas Cook Award, è la cronaca in diretta del crollo dell’URSS. Un Indovino mi disse (1995), è l’opera che ha reso famoso Terzani. Tradotto in 22 lingue, è tuttora il suo maggior successo internazionale. Nel 1998 esce In Asia, in cui Terzani descrive le trasformazioni storiche, culturali ed economiche del continente. Nel 2002, con Lettere contro la Guerra, Terzani inizia il suo lungo e sofferto pellegrinaggio di pace tra Oriente e Occidente. Nel 2004 viene pubblicato Un altro giro di giostra, cronaca della malattia di cui morirà quello stesso anno, Un libro che ha venduto più di 500.000 copie. Due mesi prima di morire, Terzani rilascia a Mario Zanot la sua ultima intervista, che diventerà il film Anam, il senzanome, il suo testamento spirituale. Un altro record editoriale (80.000 copie DVD vendute) e che viene tuttora proiettato nelle scuole, negli ospedali e nelle associazioni culturali di tutta Italia. Nel marzo 2005 è uscito postumo il libro La fine è il mio inizio scritto a quattro mani con il figlio Folco, un lungo e appassionato dialogo in cui i due ripercorrono gli avvenimenti più significativi dello scorso secolo.

Keine Kommentare:

Kommentar veröffentlichen