La nuova scorribanda dei Topi Dalmata ha raccolto varie ed eccitanti forme di Teatropia e le ha concentrate in un Festival in cui ogni spettacolo ci accoglie come sempre, vicino, diretto, emozionante.
Spettacoli in cartellone, concorsi, incontri, brunch.
Segui il topo, prima che scappi!
ULTIMA SETTIMANA: 27-30
MARZO
Questa ultima
settimana di Teatropia si conclude in bellezza: giovedì 27 si
conclude il concorso Teatropianeta con I AM LETO, di e con
Andrea Bochicchio, giocoliere alle prese con questa generazione di trentenni che
preoccupa, stupisce e agisce; lo vedremo alle 21.00 presso la residenza
universitaria delle Sperandie: ingresso libero per tutti! Venerdì e sabato
torniamo invece al Santa Maria della Scala: venerdì 28 i padroni di casa
Topi Dalmata debuttano con L'ostile italiano nel mondo, mentre
sabato 29 arriva il Premio Scenario Mio figlio era come un padre per
me dei Fratelli Dalla Via. E domenica a mezzogiorno, con tutta
calma, ci ritroviamo a Casa in via Lucherini 6 per il brunch con
Simone Lenzi, frontman dei Virginiana Miller stavolta in veste di
scrittore: sediamoci, degustiamo bocconcini prelibati e ascoltiamo cosa ha da
raccontarci. Ultima settimana di Teatropia, non mancate!
27 MARZO
ore 21.00 || Residenza Universitaria Sperandie (Via delle Sperandie, 33)
Andrea Bochicchio|| I AM LETO
concorso Teatropianeta - legalità e politica || INGRESSO LIBEROSiamo partiti dallo studio di Amleto, e abbiamo preso un semplice elemento attorno al quale abbiamo scelto di sviluppare le scene: l’indecisione di Amleto, l’essere o non essere. Abbiamo deciso di presentare i trentenni come fossero dei concorrenti di un talent, ognuno di loro entrerà mettendo a fuoco una propria caratteristica, un numero, delle competenze. I AM LETO parla a questa generazione che preoccupa, stupisce e agisce… e anche a tutti quelli che rimangono a guardare.
28 MARZO
ore 21.15 || Sala San Pio > Complesso Museale Santa Maria della Scala (Piazza del Duomo)
Topi Dalmata|| L'OSTILE ITALIANO NEL MONDO
Ah, l’inconfondibile stile italiano! Quello che tutti all’estero ci invidiano, quello per cui siamo riconoscibili e ammirati. Lo stesso delle corna ai capi di stato, delle navi che fanno l’inchino, delle banane tirate a un Ministro della Repubblica che comunque erano sempre meglio delle noci di cocco. A volte sarebbe bastato seguire le più elementari regole del garbo per risolvere i mali che affliggono l’Italia. Non si invitano ai funerali dei profughi gli ambasciatori del paese da cui sono fuggiti, non si va alle cene eleganti vestite da infermierine; e, infine, c’è proprio bisogno che debba ricordarcelo il Papa di dire grazie, permesso e scusa? Forse la buona educazione non salverebbe il mondo, ma lo renderebbe certo migliore; non ci si dimentichi che il più grande consumatore di stuzzicadenti del nostro Belpaese era Pietro Pacciani.
Consigliato a chi si alza da tavola con lo stuzzicadenti in bocca
29 MARZO
ore 21.15 || Sala San Pio > Complesso Museale Santa Maria della Scala (Piazza del Duomo)
Fratelli Dalla Via || MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME
Spettacolo vincitore del Premio Scenario 2013
La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi.
C’è una bella casa, destinata a diventare casa nostra. È qui che abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori. Per diventare noi i padroni. Non della casa, padroni delle nostre vite. Niente armi, niente sangue. Un omicidio due punto zero. Fuori dalle statistiche, fuori dalla cronaca, un atto terroristico nascosto tra le smagliature del quotidiano vivere borghese. Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore. Era il nostro piano perfetto. Poi è arrivata la crisi, a rovesciarci addosso lo specchio del nostro benessere. Alimentazione, sport, lavoro, affetti, infine la morte, tutto risponde ad un’oscillazione bipolare tra frenesia e stanchezza.
Noi, in fondo, viviamo per questo: per arrivare primi, e negare di aver vinto.
Quanto dura un’epoca ai tempi della polenta istantanea? Un anno, un mese, forse meno. Quella che raccontiamo dura 24 ore ed è fatta di euforia e depressione, di business class e low cost, di obesi e denutriti, nello stesso corpo. I protagonisti sono simbolo di una popolazione intera che soffre di ansia da prestazione. Il benessere li condanna alla competizione ma il traguardo gli viene sottratto. Il traguardo è diventato una barriera. Generazionale. Sociale. Culturale. Per costruire un futuro all’altezza di questo nome bisognerebbe vomitare il proprio passato. Siamo nati per riscrivere le nostre ultime volontà.
Consigliato a chi sospetta di aver sbagliato generazione
30 MARZO
ore 12.00 || CASA (via Lucherini, 6)
Simone Lenzi || BRUNCH LETTERANTE
Simone Lenzi, frontman dei Virginiana Miller, ci accoglie in veste di scrittore: "La generazione" e "Sul Lungomai di Livorno".
Info & Prenotazioni
PRENOTAZIONI
Telefonare o inviare un sms al numero 339.5245309 oppure una mail all’indirizzo topidalmata@gmail.com
BIGLIETTI degli spettacoli
Biglietto Intero € 10 || Ridotto € 7 (studenti, over 65) || Ridotto € 8 (soci CRAL Università di Siena, Chianti Mutua, Topi Dalmata) || Promozione SIPARTE: 30% di sconto sui biglietti di SIPARTE e TEATROPIA per chi si presenta in biglietteria con un biglietto dell’altro festival
BRUNCH DELLA DOMENICA: € 12
27 MARZO
ore 21.00 || Residenza Universitaria Sperandie (Via delle Sperandie, 33)
Andrea Bochicchio|| I AM LETO
concorso Teatropianeta - legalità e politica || INGRESSO LIBEROSiamo partiti dallo studio di Amleto, e abbiamo preso un semplice elemento attorno al quale abbiamo scelto di sviluppare le scene: l’indecisione di Amleto, l’essere o non essere. Abbiamo deciso di presentare i trentenni come fossero dei concorrenti di un talent, ognuno di loro entrerà mettendo a fuoco una propria caratteristica, un numero, delle competenze. I AM LETO parla a questa generazione che preoccupa, stupisce e agisce… e anche a tutti quelli che rimangono a guardare.
28 MARZO
ore 21.15 || Sala San Pio > Complesso Museale Santa Maria della Scala (Piazza del Duomo)
Topi Dalmata|| L'OSTILE ITALIANO NEL MONDO
Ah, l’inconfondibile stile italiano! Quello che tutti all’estero ci invidiano, quello per cui siamo riconoscibili e ammirati. Lo stesso delle corna ai capi di stato, delle navi che fanno l’inchino, delle banane tirate a un Ministro della Repubblica che comunque erano sempre meglio delle noci di cocco. A volte sarebbe bastato seguire le più elementari regole del garbo per risolvere i mali che affliggono l’Italia. Non si invitano ai funerali dei profughi gli ambasciatori del paese da cui sono fuggiti, non si va alle cene eleganti vestite da infermierine; e, infine, c’è proprio bisogno che debba ricordarcelo il Papa di dire grazie, permesso e scusa? Forse la buona educazione non salverebbe il mondo, ma lo renderebbe certo migliore; non ci si dimentichi che il più grande consumatore di stuzzicadenti del nostro Belpaese era Pietro Pacciani.
Consigliato a chi si alza da tavola con lo stuzzicadenti in bocca
29 MARZO
ore 21.15 || Sala San Pio > Complesso Museale Santa Maria della Scala (Piazza del Duomo)
Fratelli Dalla Via || MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME
Spettacolo vincitore del Premio Scenario 2013
La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi.
C’è una bella casa, destinata a diventare casa nostra. È qui che abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori. Per diventare noi i padroni. Non della casa, padroni delle nostre vite. Niente armi, niente sangue. Un omicidio due punto zero. Fuori dalle statistiche, fuori dalla cronaca, un atto terroristico nascosto tra le smagliature del quotidiano vivere borghese. Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore. Era il nostro piano perfetto. Poi è arrivata la crisi, a rovesciarci addosso lo specchio del nostro benessere. Alimentazione, sport, lavoro, affetti, infine la morte, tutto risponde ad un’oscillazione bipolare tra frenesia e stanchezza.
Noi, in fondo, viviamo per questo: per arrivare primi, e negare di aver vinto.
Quanto dura un’epoca ai tempi della polenta istantanea? Un anno, un mese, forse meno. Quella che raccontiamo dura 24 ore ed è fatta di euforia e depressione, di business class e low cost, di obesi e denutriti, nello stesso corpo. I protagonisti sono simbolo di una popolazione intera che soffre di ansia da prestazione. Il benessere li condanna alla competizione ma il traguardo gli viene sottratto. Il traguardo è diventato una barriera. Generazionale. Sociale. Culturale. Per costruire un futuro all’altezza di questo nome bisognerebbe vomitare il proprio passato. Siamo nati per riscrivere le nostre ultime volontà.
Consigliato a chi sospetta di aver sbagliato generazione
30 MARZO
ore 12.00 || CASA (via Lucherini, 6)
Simone Lenzi || BRUNCH LETTERANTE
Simone Lenzi, frontman dei Virginiana Miller, ci accoglie in veste di scrittore: "La generazione" e "Sul Lungomai di Livorno".
Info & Prenotazioni
PRENOTAZIONI
Telefonare o inviare un sms al numero 339.5245309 oppure una mail all’indirizzo topidalmata@gmail.com
BIGLIETTI degli spettacoli
Biglietto Intero € 10 || Ridotto € 7 (studenti, over 65) || Ridotto € 8 (soci CRAL Università di Siena, Chianti Mutua, Topi Dalmata) || Promozione SIPARTE: 30% di sconto sui biglietti di SIPARTE e TEATROPIA per chi si presenta in biglietteria con un biglietto dell’altro festival
BRUNCH DELLA DOMENICA: € 12
topodalmata.wordpress.com
Associazione Culturale Topi Dalmata
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