Newsletter – 7 febbraio 2013
HornOKplease! presenta Carnival Party sabato 9 febbraio h 22:30
“non temete se stanotte è scuro, abbiamo trenta lune di cartone,
con dentro le lanterne col carburo, da far sembrare la luna un solleone”
Sabato prossimo (9 febbraio, ingresso libero) gran ballo in maschera in sala nera sui beat new funk, electrobossa e drum&bossa di Freddie Villarosa, storico dj fiorentino che torna a grande richiesta sul palco della Corte. Apre la serata DJ-Indo con una selezione di dischi dub e reggae. Frittelle calde in sala bar.
“non temete se stanotte è scuro, abbiamo trenta lune di cartone,
con dentro le lanterne col carburo, da far sembrare la luna un solleone”
Sabato prossimo (9 febbraio, ingresso libero) gran ballo in maschera in sala nera sui beat new funk, electrobossa e drum&bossa di Freddie Villarosa, storico dj fiorentino che torna a grande richiesta sul palco della Corte. Apre la serata DJ-Indo con una selezione di dischi dub e reggae. Frittelle calde in sala bar.
INFO ARTISTI:
INGRESSO LIBERO
Camino Flamenco 2013 – prima edizione
Tre giorni di stage, spettacoli ed eventi (a cura dell’associazione AndaluSiena) che animeranno la Corte dei Miracoli per un intero fine settimana, dall'8 al 10 febbraio, grazie anche alla presenza di ospiti e ballerine di caratura internazionale. Si è scelto di intitolare la rassegna “Camino Flamenco” perché questa è un’arte molto complessa che spazia dal movimento (danza), al suono (chitarra e voce), alle emozioni (testi e contesti di attuazione) e di conseguenza oltre a una passione iniziale, implica un percorso cognitivo e di maturazione sia in senso culturale che come filosofia di vita. Trattandosi di un’arte prettamente popolare e “callejera” fruibile per tutti e in qualsiasi momento, prescinde da doti fisiche o artistiche precipue, come l’agilità nella danza classica, o il solfeggio nello studio accademico di uno strumento musicale: per questo motivo “non è mai troppo tardi” per avvicinarsi al flamenco. In questo senso la rassegna, pur lasciando ampia possibilità di scelta agli allievi, ha individuato dei “percorsi” o “caminos” specifici destinati a perfezionare alcune discipline che in Italia normalmente è difficile studiare.
Tra le varie iniziative in programma vi segnaliamo venerdì 8 febbraio (dalle ore 19:30) apericena e proiezione del documentario “I corpi del flamenco” realizzato da Paola Paluzzi (che sarà presente in sala) e domenica 10 febbraio (alle ore 21:30) lo spettacolo del gruppo “El Barrio Arabe”.
I corpi del flamenco
La ricerca verte sull’indagine della complessità di un’espressione creata dal popolo andaluso e che si è convertita nel suo segno di identità in tutto il mondo: il flamenco, che non è solamente un’espressione artistica, bensì una visione del mondo, un modo d’essere e di pensare. Il flamenco, oltre che cante, toque y baile è anche l’ambiente e il vissuto: elementi che non fanno direttamente parte della cultura materiale e che danno senso al fenomeno come pratica culturale. Attraverso le immagini la regista cerca di restituire la complessità dei corpi che eseguono una performance, indaga i processi di educazione e di apprendimento che vengono messi in atto all’interno delle scuole e delle accademie. Si segue la spettacolarizzazione di quest’arte in alcuni teatri della città e si riesce a prendere parte a riunioni molto intime di appassionati del flamenco, le quali hanno luogo nelle famose peñas.
Il gruppo “El Barrio Arabe”
Lo spettacolo che “El Barrio Arabe” propone s’intitola “De Palo en Palo” ed è quasi una lezione-conecrto che intende raccontare il flamenco attraverso la sua articolazione in famiglie e stili ritmici. La genesi del flamenco è dovuta alla elaborazione di una serie di apporti musicali stratificati, lasciati in eredità dall’incrocio di culture che si è sedimentato nel sud della Spagna e per questo motivo la sua ricchezza ritmica è molto ampia e varia. Ogni singola struttura musicale che è giunta fino a noi con il nome di flamenco è uno stile o “palo”, ovvero ritmo che si sviluppa in ferrei parametri metrici o “compàs”. La parola “compàs” ha la stessa radice latina dell’italiano “compasso” che di fatto è uno strumento di misura. Infatti proprio la misura della frase musicale distingue le varie famiglie di stili del flamenco e detta le regole della loro attuazione. Lo spettacolo proporrà proprio esempi coreografici delle varie famiglie ritmiche spiegando al pubblico in che cosa si caratterizzano.
Leggi qui il programma completo della manifestazione
Per ulteriori info e prenotazioni:Lo spettacolo che “El Barrio Arabe” propone s’intitola “De Palo en Palo” ed è quasi una lezione-conecrto che intende raccontare il flamenco attraverso la sua articolazione in famiglie e stili ritmici. La genesi del flamenco è dovuta alla elaborazione di una serie di apporti musicali stratificati, lasciati in eredità dall’incrocio di culture che si è sedimentato nel sud della Spagna e per questo motivo la sua ricchezza ritmica è molto ampia e varia. Ogni singola struttura musicale che è giunta fino a noi con il nome di flamenco è uno stile o “palo”, ovvero ritmo che si sviluppa in ferrei parametri metrici o “compàs”. La parola “compàs” ha la stessa radice latina dell’italiano “compasso” che di fatto è uno strumento di misura. Infatti proprio la misura della frase musicale distingue le varie famiglie di stili del flamenco e detta le regole della loro attuazione. Lo spettacolo proporrà proprio esempi coreografici delle varie famiglie ritmiche spiegando al pubblico in che cosa si caratterizzano.
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direzione organizzativa Corte dei Miracoli
direzione.corte@gmail.com
tel. 0577/48596
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