lunedì 28 gennaio a Colle di Val d’Elsa
Teatro del Popolo alle ore 17.30
Dialogo sulla decrescita con Serge Latouche
Un dialogo sulla decrescita in compagnia di Serge Latouche, noto
economista e filosofo francese considerato il principale sostenitore
dell’idea della decrescita e del localismo e, da sempre, avversario
dell'occidentalizzazione del pianeta. L’appuntamento è per lunedì 28
gennaio alle ore 17.30 al Teatro del Popolo di Colle di Val d’Elsa,
coordinato e introdotto da Fabio Berti, docente di sociologia
all’Università degli Studi di Siena. L’iniziativa è promossa
dall’associazione CentroCollaterale in collaborazione con l’Ateneo
senese e il Comune colligiano.
Serge Latouche, classe 1940, è uno degli animatori de La Revue du
MAUSS, presidente dell'associazione “La ligne d'horizon” e professore
emerito di Scienze economiche all'Università di Parigi XI e
all'Institut d'études du devoloppement économique et social (IEDS) di
Parigi. Specialista e studioso dei rapporti economici e culturali fra
Nord e Sud del mondo, critica il concetto di economia formale - intesa
come attività di scelta tra mezzi scarsi per poter raggiungere un fine
- e sostiene l’economia sostanziale - intesa come attività in grado di
fornire i mezzi materiali per soddisfare i bisogni delle persone.
Nemico del consumismo, rivendica la liberazione della società
occidentale dalla dimensione universale economicista: contro
l'universalismo e la pretesa della civiltà occidentale di imporre a
tutto il mondo valori considerati validi per l’intero genere umano,
Latouche sostiene, infatti, la necessità di valorizzare l’aspirazione
a un dialogo fra le culture, opponendo un “universalismo plurale” che
consiste nel riconoscimento e nella coesistenza delle diversità e nel
dialogo fra di loro.
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